Live Nazionale 15/16/17 Maggio 09 – Pontremoli (MS)
“Il Piagnaro incombe sul borgo circostante come fosse stato precipitato dal cielo per una maledizione.
Vicolo per vicolo la sua presenza lo invade al pari di un’onda di inquietudine e silenzi: il suo mugghiare è l’eco di segreti inconfessabili, la sua spuma è l’ombra di una dissoluta decadenza.
Bastione di pianti, dilata ogni ombra a penetrare sensi e volontà di chi ad esso volge il suo sguardo e diventa delizioso richiamo il palpito invisibile delle sue pietre che sussurrano ricordi nascosti nel tempo.
Tutto si aggroviglia in un indistricabile enigma. Contorto come un labirinto, contorto come il suo signore.
Jean-Luc attende immobile e silenzioso che si preparino di nuovo i luoghi che ospiteranno il Gran Ricevimento di Primavera, il marchio con cui ha compiuto violentemente il suo ingresso nella Danza Macabra.
Corpi martoriati strisciano ai suoi piedi e si contorcono come vermi nella ricerca della liberazione dall’inevitabile soggezione cui sono succubi, e ad ogni movimento esasperano il perverso piacere della propria sudditanza e prigionia nella ricerca di nuove e più forti emozioni.
Il sangue spilla lento dalle carni innaturalmente costrette da ganci e sottili catene che come una ragnatela si spiegano per ogni vittima mortificandone ancor più la dingità e qualsiasi spoglia umana.
Lo sguardo del Granduca investe lo spettacolo che gli si profila innanzi.
Lentamente, tira a sé i fili delle proprie marionette umane.
Grida di dolore si sovrappongono nel canto della disperazione di cui si fa artefice.
Brano a brano le carni si strappano al suo cospetto.
Altero, guarda le spoglie vibrare nell’ultimo ansimo vitale.
“Guarda, Tancredi. Non ti ricorda forse la Lega Claudia?”
Ed ecco che a rompere la silenziosa contemplazione del massacro, un accavallarsi di risate bestiali.”