Un estratto delle parti condivisibili riguardo questo appello:
Con la legge n. 489 del 3 novembre 1988, l’Italia ha ratificato la Convenzione contro la tortura approvata dall’Onu nel 1984.
Nonostante l’impegno a perseguire penalmente gli atti di tortura delineati all’art.1 della Convenzione, nel codice penale italiano manca il reato di tortura.
Bisogna colmare le lacune esistenti: l’Italia deve avere norme efficaci e che soddisfino gli standard internazionali per prevenire e punire la tortura.
L’assenza di un reato specifico di tortura finora ha fatto sì che fattispecie qualificabili e qualificate come tortura fossero sanzionate con pene lievi e non applicabili per intervenuta prescrizione.
Il 5 marzo 2014, è stato approvato in Senato un testo unificato sul reato di tortura. Il testo introduce il reato specifico di tortura e non richiama il requisito della necessaria reiterazione di atti di violenza o minaccia perché si parli di tortura, qualificando il reato come comune, dunque imputabile a qualunque cittadino, pur prevedendo l’aggravante se commesso da pubblico ufficiale. Inoltre, non persegue le condotte omissive e manca dell’iniziale previsione di un fondo nazionale per le vittime della tortura.
Dopo un’attesa durata un quarto di secolo, è ora di introdurre il reato di tortura in Italia!