Cos’è un referendum? In fondo lo sappiamo tutti, tutti sono a conoscenza di cosa significhi votare per un si o per un no, per abrogare una legge, o per non abrogarla, tuttavia non è solo questo.
In una democrazia rappresentativa come la nostra, l’istituto giuridico referendario, non è un semplice sbarrare una croce su un foglio, ma è l’unico strumento di democrazia diretta ufficiale, è l’unico metodo costituzionale per cui un cittadino può far valere la propria voce e dovrebbe essere percepito certamente non come un diritto di cui si può fare a meno, ma come un dovere morale di ogni buon cittadino.
La prossima domenica, 17 aprile, tutti i cittadini aventi diritto al voto sono chiamati alle urne per esprimere una precisa linea politica, dalla quale, nel bene o nel male, dipenderà il futuro del nostro Paese. In passato questo diritto non era affatto scontato ed è per rispetto alla memoria di chi ha lottato per farcelo avere, nonché per rispetto a noi stessi in quanto cittadini di una Nazione democratica, che dovremmo sentirci in dovere di non mancare all’appello, qualunque sia poi la nostra scelta.
In questo articolo de “il post” troverete le motivazioni del referendum, nonché i pro di entrambe le posizioni: fatevi la vostra idea e poi esprimetela.