Con la prossima apertura della venue di Mage the Awakening a Potenza, abbiamo fatto due chiacchiere con il VST, Andrea Marcone, per farci raccontare qualcosa di sè, del gruppo di narrazione e qualche anteprima…la nuova avventura sembra davvero interessante e siamo certi che si prospettano grandi occasioni di gioco.
Andrea, dicci un po’ di te e della tua esperienza in Camarilla Italia.
Potrei cominciare ricordando quando i giochi di ruolo sono entrati nella mia vita, ormai quasi 20 anni fa: essendo cresciuto in una realtà tranquilla ma isolata, quella di Potenza, dove la ricerca di alternative per passare il tempo è (o era) quasi all’ordine del giorno, la possibilità di potermi avventurare verso mondi di pura fantasia si dimostrò subito allettante. Detta così sembra il solito qualunquismo sui gdr, ma ai miei occhi fu davvero un nuovo orizzonte i cui contorni potevano cambiare ogni secondo, ed era emozione pura. Ho avuto la fortuna di avere amici il cui pensiero era in linea col mio, quindi tutto questo si moltiplicava, come le increspature dell’acqua quando ci lanci dei sassi: più se ne lanciano, più l’acqua si increspa esponenzialmente, fino a darsi forza quasi autonomamente. E dapprima fu D&D 3.5, poi subito furono un paio di amici ad introdurmi nel mondo di tenebra di Vampire: the Masquerade, e altri vennero a seguire. E questa realtà nella quale ormai crescevo si incrociò irrimediabilmente con quella di altre persone ancora, che poi fu la strada che portò a quella che oggi conosciamo come Camarilla Italia.
Io entrai un po’ “di soppiatto” in Camarilla, poiché mi trovavo a Roma per gli studi universitari: mi invitarono gli amici di Potenza un weekend che ero di riposo a casa, e a prima vista mi sembrò una cosa interessante, anche un po’ strana se vogliamo, per chi aveva giocato fino a quel momento solo da tavolo. Fu un impatto bizzarro: così tanti giocatori, ognuno con la sua storia, ognuno con i suoi obbiettivi, un setting nazionale che maturava e si evolveva. Forse spaventoso all’inizio, ma una volta sfondata quella barriera arrivai ad apprezzarne i diversi livelli: conobbi gente nuova, mi interfacciai con nuove attività e fui reso parte di altre. Poi, per motivi personali, dovetti abbandonare, ma mi sarei poi riaffacciato in futuro una volta tornato a Potenza: qui non solo ho ritrovato i vecchi amici, ma Camarilla Italia era sempre parte integrante di quel gruppo; e in questi due anni ormai che sono passati sento di essere stato parte di qualcosa, di aver dato il mio contributo ad una comunità che mi ha accettato e nella quale ritrovo menti affini con le quali riempire quella parte per me fondamentale della mia vita.
Parlaci un po’ della squadra di narrazione, di come è sorta l’idea di aprire una venue di Maghi e di quali sono le vostre aspettative.
Ho sempre avuto un affetto particolare per Mage: the Awakening. Quando aprì il capitolo di Roma fui estasiato dall’inizio, e mi trovai a ricoprire un ruolo di ACC con la delega per la continuity perché sentivo di voler fare quanto possibile per farla andare avanti. Dovetti abbandonarla per diversi motivi, ma è sempre rimasta nella mia testa. Arrivando ad oggi, di recente diversi amici, soci di Camarilla Italia, si sono dimostrati curiosi di questa continuity della quale magari avevano solo sentito parlare durante le serate associative: storie bislacche, poteri magici, a volte anche simpatici eccessi di ruolo, se vogliamo chiamarli così; e qualcuno, magari per scherzo, ha buttato lì l’idea di aprirla nuovamente. Così sollecitato, ormai consapevole di quella che è la base associativa di Potenza, della voglia di partecipare alle attività, di giocare cose nuove, di ruolare, e anche sicuro della grande forza della sede dell’associazione che abbiamo orgogliosamente aperto e stiamo efficacemente mantenendo viva, ho deciso di cogliere la palla al balzo e mettermi in gioco. Avrei cercato di far tornare il mio vecchio amore, Mage: the Awakening.
L’accoglienza è stata strepitosa, ben oltre le mie aspettative: il Coordinamento ha agevolato questo kickstart in tempi brevissimi, e ho ricevuto e ricevo tutt’ora un grandioso supporto dallo staff nazionale; i giocatori sono accorsi alla serata associativa di presentazione della lore generica e si sono dimostrati entusiasti.
Quanto al team, posso solo dire che per me sono stati la scelta migliore che potessi fare. Sono sempre stato sostenitore della necessità di far crescere i soci dell’associazione, di farli credere nelle loro capacità relative sì al gioco di ruolo, ma anche personali, e di metterli alla prova. Matteo Pirolo e Gianfranco Pace ho avuto modo di conoscerli fuori da un rapporto master-giocatore,ed ho sempre avuto gran considerazione delle loro capacità tecniche e creative: sebbene non abbiano mai avuto occasione di svolgere il ruolo di Master, hanno sempre dimostrato grinta e voglia di fare, e hanno accettato la mia proposta nonostante le giuste titubanze. Per loro sarà una sfida, come lo sarà per me che non ho mai gestito una campagna di queste dimensioni, specialmente partendo da zero: ma ho grande fiducia in quello che può fare il team (al quale spero si possa aggiungere presto un altro elemento perché i giocatori aumentano di giorno in giorno), e grazie al supporto dell’associazione, da ogni parte dell’associazione, da ogni grado dell’associazione, non mi sento lasciato solo davanti a questa responsabilità che accolgo con gioia e voglia di fare, desideroso di portare quella che è la mia esperienza ad un livello più alto.
Camarilla Italia ha avuto in passato una continuity attiva di Awakening, alla quale tu e altri soci di potenza e di Roma avete partecipato. Dall’addendum al momento in discussione , parrebbero esserci delle novità rilevanti . Puoi dirci in cosa si differenzierà questa nuova continuity?
La nuova continuity di Mage: the Awakening si basa sul vecchio setting Chronicles of Darkness, già abbondantemente regolato negli anni in Camarilla italia per la cronaca di Vampire: the Requiem e la già citata campagna “originale” di Mage. Stiamo lavorando alacremente per cercare di creare qualcosa di nuovo da qualcosa di passato: la nuova continuity vuole essere più limitata sotto certi aspetti, creando un gioco che potremmo definire “mid range” nel quale i personaggi siano equilibrati in fase iniziale, con una crescita strutturata ad incentivare le varie attività che una cronaca live può offrire, quali sono i live veri e propri, i downtime e le intersessioni, in presenza o proxy. L’utilizzo di alcune regole opzionali del Mage: the Awakening MET System, il sistema che usiamo per il live, come anche alcuni bilanciamenti sull’esperienza ottenuta e altri dettagli minori, porteranno a qualche modifica dell’addendum base di riferimento, quello del Mind’s Eye Thatre, specificatamente per regole attinenti alla visione che abbiamo della nuova cronaca, decisamente mirata a mettere l’accento sul giocatore e non sul personaggio, mantenendo le ormai studiate variazioni base che negli anni hanno portato avanti diverse continuity lunghe e di successo.
Ci auguriamo che possa eventualmente essere spunto per tutta l’associazione ad avviare nuove attività con le stesse solide basi, anche sfruttando prodotti editoriali della linea Chronicles of Darkness: saremmo felici di vedere nascere nuove continuity di Werewolf o Changeling, oltre che, ovviamente, di poter esportare Mage anche in altre venue con questa rinnovata carica.
Puoi darci qualche anteprima tecnica (quando è previsto l’avvio, cadenza di gioco, numero di giocatori) e qualche spoiler sul setting?
L’avvio della cronaca è previsto tra fine ottobre e inizio novembre 2019. Essendo per la venue di Potenza, che è quella di partenza per la continuity, la terza cronaca attiva, stiamo studiando insieme al coordinamento un calendario che sia consistente e dia la possibilità ai giocatori di partecipare ad ogni attività ; anche per questo, è possibile che per i primi tempi non ci sarà una cadenza mensile regolare, ma ci sarà una “pausa” variabile dai 30 ai 45 giorni, con la speranza di regolarizzare il tutto così come è accaduto ai tempi per la cronaca di Sine Requie.
Siamo felicissimi di avere al lancio 30 giocatori, dai soci più nuovi ad alcuni più veterani, compresi soci affezionati che vorranno partecipare via proxy alle intersessioni.
Stiamo cercandi di mantenere una certa segretezza sul setting al momento, per svariati motivi: siamo convinti di avere delle idee che potrebbero dare un inizio acceso, solido e frizzante, e mantenere un po’ di mistero potrebbe rendere la sessione 0 più interessante. D’altra parte, il lavoro sul setting nazionale e locale è costante: Mage è un’ambientazione imponente, ricca di elementi, di bizzarie e dove la fantasia, tanto del narratore quanto del giocatore, si manifesta con grande forza. Ci sono diversi elementi che possono nascere in medias res, molti dei quali direttamente dall’azione dei giocatori: è questa l’emozione e parte del divertimento che c’è dietro una narrazione così ampia, e non vediamo l’ora che tutto prenda il via.
Grazie mille Andrea e in bocca al lupo…anzi al Paradosso!
Grazie a voi per l’intervista e la collaborazione, e per la possibilità di iniziare questa nuova avventura, con la speranza che cresca e faccia divertire tutti e a lungo.