Camarilla Italia riceve da Marco Valtriani e volentieri gira a tutti i soci la bella lettera di chiusura di PisaGioca 2010: “A nome di Creatori di Divertimento, ci tengo ringraziare di cuore a tutti coloro che sono venuti a trovarci: sia chi è venuto a lavorare, sia chi è venuto a giocare e a divertirsi.
In particolare, ci tengo a ringraziare – oltre agli ospiti, agli espositori e agli sponsor, sia quelli commerciali che istituzionali -coloro che maggiormente hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento: i ragazzi delle associazioni, in particolar modo Sirio Smeriglio e tutti i ragazzi di Terre Selvagge, Sergio Baluci e i “pelleverde” della Tana dei Goblin Pisa, Stefania Macrì e i vampiri di Camarilla Italia.
Grazie ovviamente a tutti gli autori: Andrea Angiolino, Andrea Chiarvesio, Roberto Di Meglio, Dante Maiocchi, Francesco Nepitello, Emanuele Ornella, e Pierluca Zizzi. E ovviamente, ultimo ma non ultimo, grazie a Michele Mura per la sua presenza costante e amichevole ai nostri eventi.
Due parole al volo.
Siamo molto, molto soddisfatti di questa seconda edizione. Le stime della ludoteca parlano di quasi 800 prestiti per oltre 3000 persone solo in area gioco libero, a cui vanno sommate le famiglie e i visitatori dell’area espositori (ma senza un biglietto è difficile – e anche un po’ superfluo – fare conti rischiando peraltro di sbagliare, visto che il pubblico passava di continuo da una zona all’altra).
E poi insomma, non conta quanta gente c’era, ma quanta gente ha giocato.
Ottimo riscontro anche per i tornei della BoardGameLeague, sia come numero di partecipanti che come livello di gioco: la Finale Nazionale di Lungarno è stata combattutissima, tutta giocata con partite uno
contro uno: il campione (Matteo Solcia da Milano) ha dovuto sudare non poco per portare a casa la coppa e il premio offerto da Red Glove.
Pur essendo una manifestazione ancora giovane, credo che ci sia stato un buon riscontro e che molto sia migliorato dall’anno scorso, sia a livello di offerta ludica e culturale, sia a livello di tornei che di
vivibilità. Si può fare ancora meglio, questo è sicuro. Ma è altrettanto sicuro che ce la metteremo sempre tutta per crescere, perché niente ci dà più piacere che vedere tante persone che si divertono sotto le nostre
bandiere, grazie al lavoro congiunto di tante realtà.”